Quali sono le tipologie di bonsai più comuni e apprezzate per l’ambiente casalingo? Abbiamo selezionato alcune specie uniche, che sanno come sorprendere, dando consigli per la cura.
Ficus Bonsai
Bonsai da interno molto comune e dalla facile modellazione. Teme l’avvolgimento di filo troppo stretto che può lasciare cicatrici che resteranno sempre visibili. Pianta che perdona molti errori e ha grande capacità di rigetto di nuovi rametti.
Irrigazione
Tollera periodi di asciutta prolungati ma necessita di un ambiente umido attorno alla chioma, che si può facilmente creare con un sottovaso sempre umido non a contatto con le radici.
Terreno
Buon drenaggio, miscela di akadama e terriccio al 20%. Concimare durante tutto l’anno soprattutto se si attua una formazione aggressiva dei palchi con continui diradamenti fogliari.
Potatura
Evitare la potatura di rami importanti, le ferite non si rimarginano mai completamente, impossibile creare jinn e shari, il legno fibroso lo impedisce.
Moltiplicazione
Per Tale o per seme.
Olmo Bonsai
Bonsai da esterno di facile formazione e divertente per i principianti. Si può potare, avvolgere, rinvasare senza problemi, la pianta è indistruttibile. Evitare l’eccesso d’acqua e i sottovasi. Per chi vuole ottenere la miniaturizzazione fogliare è necessario un minuzioso lavoro di pinzatura delle gemme in primavera, risultato garantito. La grande reattività della pianta rende difficile la formazione in stile a cascata o prostrato, a causa dei nuovi getti fototropici emessi nei punti di piegatura
Irrigazione
Innaffiatura fondamentale sulla chioma, anche se questo bonsai tollera bene stress idrico prolungato.
Terreno
Buon drenaggio, ma possibilità di aggiungere qualche granulo di argilla per ancorare la pianta e trattenere meglio le poche concimazioni necessarie.
Potatura
Si può potare tutto l’anno senza rischi particolari, se la pianta è in salute rigetterà certamente. Attenzione alle potature forti possono innescare la nascita di polloni e succhioni indesiderati.
Pino Bonsai
Conifera dalla crescita veloce ma dalla difficile formazione. I ciuffetti vanno puliti dagli aghi vecchi lasciando solo pochi aghi freschi al fine di far entrare luce e aria nei fitti palchi. Una delle specie più apprezzate e suggestive. Attenzione alla corteccia quando si maneggia il bonsai, meglio fare appiglio sulla legna secca per eventuali tiranti. Splendidi jinn e shari da scorticare immediatamente dopo la potatura del ramo in questione.
Irrigazione
Terriccio sempre umido, meglio se ricoperto da muschio che mantenga umide le radichette superficiali. chioma sempre nebulizzata.
Terreno
Buon drenaggio, miscela di akadama e kanuma. Gradisce presenza di pietrisco e tollera bene i suoli calcarei. La presenza di un buon terriccio è immediatamente evidente dall’abbondanza della fioritura.
Potatura
Difficile la potatura di formazione, non sempre ci sono nuovi getti a fronte di potatura, data la forte dominanza apicale tipica di questo bonsai. Le ferite più grandi vanno ricoperte con mastice specifico, onde evitare attacchi fungini spesso presenti sulla legna secca