Ogni bonsai è bello, direbbe un bonsaista. Ma ci sono delle specie, in particolare, che sono veramente uniche nel loro genere e che meritano di finire nelle tipologie più belle di bonsai: vediamole insieme, con una guida su come curarli.
Cipresso Bonsai
Pianta dal facile reperimento e formazione a bonsai, in stile eretto formale o a boschetto. Questo bonsai gradisce il passaggio di aria attraverso la chioma interna, che altrimenti abbandona in favore delle fronde alte ed esterne. Si piega ed educa con facilità in diversi stili e può facilmente essere reperito in vivaio in quanto ampiamente utilizzato per creare splendide siepi.
Irrigazione
Gradisce innaffiature frequenti senza ristagno idrico. Le radici sono solitamente corte e fitte, la pianta si alimenta maggiormente dalle radichette superficiali, da tenere umide.
Terreno
Molto poco esigente in fatto di terreno, tollera bene i suoli calcarei e salini. Si può dunque aggiungere materiale inerte come ghiaia o sassi di fondo senza problemi.
Potatura
Molto delicato in fatto di potature ed avvolgimenti, a causa della corteccia particolarmente delicata. Abbandona facilmente rametti giovani appena potati, quindi non rimuovere mai più di un terzo delle fronde da ogni rametto.
Larice Bonsai
Il larice è una pianta abbastanza rara come bonsai, data la difficoltà di reperire materiale in natura, ove le piante crescono subito alte e filate. Splendido come yamadori, ma bisogna ricordarsi di non esagerare con le potature radicali, che creano molto stress alla pianta. Mai in piena ombra.
Irrigazione
Mai esagerare, la pianta predilige un suolo talvolta asciutto. tenere nebulizzato durante i mesi estivi, possibilmente evitando acqua calcarea.
Terreno
Gradisce ottimo drenaggio e presenza di pietrisco e ghiaia. Non necessita di eccessiva concimazione, meglio sostituire frequentemente parti di suolo con terriccio fresco.
Potatura
Rigetta molto bene se la potatura viene effettuata con tagli decisi appena dopo le gemme. Potare solo durante il riposo vegetativo e solo i rami di almeno un anno.
Azalea Bonsai
L’azalea, in giapponese satzuki, viene apprezzata principalmente per la splendida fioritura che rappresenta un’evento spettacolare anche per gli appassionati di lungo corso. Non è una pianta facile da mantenere perché i palchi hanno la tendenza a sfoltirsi e ingrandirsi se non costantemente controllati. Tipicamente educata in stile eretto informale.
Irrigazione
Bagnare regolarmente senza eccessi, evitando di utilizzare acqua calcarea. A tale scopo l’acqua può essere lasciata in una bottiglia per un giorno o due in modo che il calcare si depositi. Meglio ancora utilizzare acqua piovana per questo bonsai.
Terreno
Terriccio drenato mescolato con terriccio organico al 30% circa. La pianta è una acidofila per eccellenza, in vendita ci sono diversi terricci specifici. Prima della fioritura è necessario fertilizzare abbondantemente.
Potatura
Potare esclusivamente in autunno per evitare di danneggiare le gemme a fiore o le gemme miste ( producono sia fiori che foglie). In primavera, prima della fioritura è possibile eliminare selettivamente qualche gemma fogliare per ottenere una fioritura splendida.