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Taglio dei Rami di un Bonsai: cosa sapere

Il taglio dei rami di un Bonsai è diverso in base anche a ciò che vogliamo creare. Ci sono dei rami che presentano nomi specifici, e che ovviamente presentano delle cure e delle attenzioni diverse.

Tachigari

Parte del tronco del bonsai compresa tra il nebari e il primo ramo. E’ un punto di forte interesse che da carattere a tutto il bonsai. Si tratta di un elemento fondamentale per valutare il valore di un bonsai. Dovrebbe essere conico e con corteccia curata.

Pollone su un Bonsai

Ramo vigoroso e spesso indesiderato che diparte dalla base del tronco. Si ratta del sintomo di una potatura mal fatta o di uno stress della pianta. Talvolta a prescindere da errori da parte del bonsaista, il pollone cresce in seguito a piccole lacerazioni o a fenomeni di rigetto nel punto d’innesto.

Jinn Bonsai

Ramo volutamente scorticato e lasciato in vista a simboleggiare un evento traumatico come un fulmine o una rottura naturale. Bonsai molto apprezzati e difficili da realizzare sono diventati col tempo un carattere di grande pregio. Uno dei più grandi maestri dello jinn è Masahiko Kimura.

Shari

Zona di legna secca più o meno estesa che richiama un evento naturale traumatico, quale il colpo di un fulmine, la rottura di un ramo, gli effetti di un incendio. Lo shari viene trattato con liquido jinn ed è uno dei pochi punti a cui si possono attaccare tiranti di filo o fare appiglio senza rovinare la corteccia del bonsai.

Liquido Jinn per Bonsai: protegge le parti di legna secca

Soluzione giallastra con cui si proteggono le parti di legna secca del bonsai. Il liquido si può acquistare o preparare in casa con cautela. Per ogni litro d’acqua ci vogliono 150 mg di calce e, dopo l’ebollizione, l’aggiunta di 100 mg di zolfo. L’odore prodotto dalla miscela non è invitante, ma il prodotto risulta ottimo come fungicida. Si può acquistare il liquido Jinn anche online.