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Rinvaso Bonsai

Il rinvaso è un’operazione indispensabile per la cura del nostro bonsai e va eseguito quando la pianta è in buona salute in modo da poter superare lo stress causato dal rinvaso stesso; generalmente i periodi ottimali sono primavera e autunno.
I motivi per cui viene effettuato il rinvaso sono diversi:

  • impoverimento del terreno: con il tempo i nutrienti della terra vanno esaurendo;
  • crescita delle radici: la crescita delle radici fa sì che il pane di terra si sollevi, inoltre possiamo notare la fuoriuscita delle radici dai fori inferiori del vaso;
  • cattivo drenaggio: non vediamo uscire l’acqua dai fori del vaso, i terreni granulosi si sfaldano diventando polverosi e compattandosi comportano un cattivo drenaggio;
  • terreno troppo compatto: ottimo per trattenere l’umidità, ma una volta asciugato l’acqua fatica a penetrarvi nuovamente (un esempio è quello dei bonsai appena comprati).

Svaso e pulizia delle radici

Nel momento in cui rinvasiamo il nostro bonsai dobbiamo far sì di trovarci in un posto all’ombra e al riparo dal vento, questo per evitare che le radici si asciughino una volta fuori dal vaso. Tenete a portata di mano un nebulizzatore per inumidire le radici se ci fosse bisogno. Con un oggetto non tagliente separare la terra dal bordo del vaso, la pianta dovrebbe uscire facilmente. Se questo non dovesse accadere, premete con un dito o un bastoncino non appuntito all’interno dei fori di drenaggio inferiori del vaso.

Ora è il momento di pulire le radici dalla vecchia terra. Potete iniziare dai lati del pane e sotto, utilizzando le dita per sfaldare la terra e un piccolo bastoncino per districare bene le radici. Questa operazione potrebbe essere molto lunga e faticosa se le radici hanno raggiunto una massa tale da aver ricoperto tutto il pane di terra.

Stendere tutte le radici in precedenza districate e accorciarle quanto serve in funzione del nuovo vaso, tagliate le grosse radici lasciando qualche capillare a monte del taglio. Un corretto apparato radicale dovrebbe avere grosse radici nella parte in vista della pianta, ossia il piede (nebari) e sotto la terra tantissimi capillari. Per valutare se abbiamo fatto un buon lavoro dovremmo riuscire ad inserire il bonsai nel vecchio vaso senza che le radici si pieghino e lasciando circa un centimetro di spazio dalle pareti del vaso. è molto importante di ricordarsi di inumidire le radici di tanto in tanto con un nebulizzatore.

Il vaso

Negli esemplari già formati e con anni di coltivazione alle spalle, solitamente si cerca di utilizzare un vaso più piccolo; al contrario negli esemplari in crescita e in fase di formazione si tende ad utilizzare un vaso più grande ma sempre piuttosto basso per evitare le crescita delle radici verso il basso. I fori per il drenaggio devono essere abbastanza grandi da permettere un buon circolo d’aria e il deflusso dell’acqua in eccesso, potete allargarli o farne di nuovi se lo ritenete opportuno.

Fissare le retine per il drenaggio sui fori, potete usare, ad esempio, il filo utilizzato per le legature dei rami. Le maglie della retina non devono essere troppo strette altrimenti l’acqua non riesce a defluire. Preparare il fondo con del materiale drenante (akadama, pomice, lapillo, ecc.), se si utilizza akadama togliere l’eccesso di polvere con un setaccio.

Ora aggiungere una strato di terra creando una piccola collinetta dove andremo a posizionare il nebari. Ancorare il bonsai con del filo per legature utilizzando facendo passare il filo nei fori del vaso e utilizzando come appiglio il tronco o una radice ben salda. Personalmente non amo saldare il bonsai in questo modo, se la pianta può risultare stabile anche senza l’ancoraggio con il filo salto questo passaggio.

Aggiungere l’altra terra e aiutandovi con un bastoncino spingetela cercando di farla penetrare in tutti gli spazi tra le radici (attenzione a non danneggiarle!). Utilizzate questo metodo per tutto il vaso finchè non sentirete che il bastoncino fatica ad entrare nella terra. Non resta che annaffiare abbondantemente ma delicatamente con un nebulizzatore in modo da evitare buchi nel terreno.

Dopo il rinvaso

Mettere la pianta in penombra e al riparo dal vento e dale gelate per circa venti giorni. Non concimare prima di un mese e limitare la defogliazione dato che l’allungamento della vegetazione corrisponde all’allungamento e lo sviluppo nelle radici.

Non rinvasare mai piante in crisi, potrebbero non superare lo stress del rinvaso e morire. È sempre consigliato tenere nel terreno materiale come sabbia o ghiaino di frantoio con misure da 1 a 4 millimetri. Questi facilitano la crescita di nuovi capillari in quanto questi incontrando uno spigolo, un sasso o un granello tendono a biforcarsi e/o girargli intorno. Nelle conifere spesso troverete una polverina o patina bianca attaccata alle radici, mettetela da parte, sono funghi che vivono in simbiosi con la pianta e della massima utilità che vanno riposizionate il più vicino possibile alle radici appena prima di aggiungere altre terra.

Ogni pianta ha esigenze diverse, considerare sempre che bonsai avete in mano e di cosa ha bisogno.