Il Bonsai è una rappresentazione della natura, è un hobby che va preso con serietà e praticato con costanza, applicazione e rispetto della natura stessa. Ed è importante conoscere ogni specie, perché le diverse tipologie non sono sempre uguali e hanno bisogno di cure e attenzioni diverse: scopriamo il ginepro Bonsai e l’ulivo Bonsai.
Il Bonsai ha qualcosa di più della naturale bellezza che possiede ogni albero e trasmette il concetto di spazio, di tempo, di bello; il suo aspetto può riportarci alla mente lo scorcio di una foresta, una scena della natura, un maestoso albero solitario, un ruscello, uno stagno.
La coltivazione e la manutenzione di un Bonsai richiede un po’ di abilità, chi ha già un po’ di esperienza con le piante imparerà presto quest’arte; chi è alle prime armi non si spaventi, cercheremo di guidarvi passo passo per una corretta gestione di questi alberi nani.
Gli elementi essenziali sono la pazienza e la passione e vedrete che le soddisfazioni non mancheranno!
Ginepro Bonsai
Conifera dalla crescita lenta e dai palchi fitti. I rametti morti restano sulla pianta per lungo tempo e non è facile avvertire i sintomi di uno stress da parte della pianta. Si può educare in tutti gli stili e reagisce molto bene all’avvolgimento con filo. Attenzione durante le operazioni di avvolgimento e potatura i rametti si possono rompere facilmente. Ottimo materiale per jinn, shari, sabamiki. Chi ha un occhio esperto può trovare piante a bassissimo prezzo in vivaio che si possono trasformare in splendidi esemplari in breve tempo.
Irrigazione
Necessario tenere il terreno umido in superficie per la grande presenza di radici superficiali, innaffiare saltuariamente la chioma per tenerla pulita.
Terreno
Buon drenaggio, miscela di akadama e terriccio al 20%, concime a lenta cessione per tutto l’anno per garantire palchi vigorosi
Potatura
Difficile e minuziosa va affrontata un ciuffetto per volta con forbici molto affilate, la pianta fatica a rigettare all’interno dei rami, i palchi sono in continua evoluzione.
Ulivo Bonsai
Pianta molto rustica e tipicamente mediterranea, l’ulivo si presta molto bene come bonsai, anche se la coltivazione da seme può risultare eccessivamente lenta. Gli esemplari più suggestivi di ulivo sono sempre yamadori con forme inaspettate.
Irrigazione
Massima tolleranza allo stress idrico, può stare diversi giorni senza irrigazione, ma potrebbe produrre polloni
Terreno
Gradisce terreno leggermente basico e calcareo, non ha grandi esigenze di fertilizzazione. teme il ristagno idrico quindi massimo drenaggio
Potatura
Le ferite guariscono in fretta la potatura drastica può essere eseguita tutto l’anno.