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Giardini giapponesi, quali sono i più famosi?

La tranquillità dei giardini giapponesi ha un effetto calmante sulla mente e sull’anima. Che si tratti della serena bellezza di un giardino Zen o degli intricati disegni floreali di un giardino tradizionale Ukiyo-e, questi giardini sono una testimonianza unica e bellissima del genio creativo del Giappone.

I giardini giapponesi sono noti per i loro ruscelli che scorrono, gli stagni nebbiosi e i giardini lussureggianti pieni di fiori e alberi meravigliosi. Sono anche famosi per i loro sentieri appartati, che li rendono perfetti per il relax e la contemplazione.

Se vi trovate in Giappone e volete visitare un bel giardino, assicuratevi di visitare uno dei famosi giardini del Paese. Non rimarrete delusi!

Tempio di Koseiji

Questo giardino è situato di fronte all’ingresso del tempio, che contiene al suo interno un ulteriore giardino splendido. E’ stato realizzato insieme alla costruzione del quartier generale dei monaci (kuri). Il picco della pietra principale è allineato con la cima del tetto della costruzione, mentre le altre pietre sono scelte e disposte a copia del monte Shumisen, monte mitologico della tradizione buddhista.

L’elemento più originale di questo giardino zen è la parte di ghiaia rialzata da un bordo in granito che fa da “spiaggia” alla pietra centrale.

Tempio di Shokokuji e Giardini Koisando

Creato dal famoso maestro Zen Muso Soseki (1275-1351), questo giardino in puro stile karesansui. La disposizione delle otto pietre presenti, disposte prevalentemente su di una direttrice orizzontale, fanno pensare ad un design di recente realizzazione, ma sono in realtà state posate in momenti diversi dallo stesso autore del giardino, che ebbe a lungo dubbi sul loro posizionamento.

Ai lati del giardino, ove un tempo scorreva un vero e proprio canale, ora esiste una copertura in ciottoli che ricorda il flusso dell’acqua. La bellezza e la qualità di questo giardino zen si apprezzano nella vastità degli spazi vuoti, sapientemente dosati per fermare la percezione del tempo nello spettatore.